Piccoli e medi editori a Roma, sulle tracce di un nuovo umanesimo

Più libri più liberi
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Presentato a Roma il programma dell’ormai classico appuntamento prenatalizio con i libri e la lettura che si terrà dal 5 al 9 dicembre 2018 alla Nuvola dell’Eur. Tante proposte e appuntamenti da non perdere  

La ricerca di un “nuovo umanesimo” sarà il filo conduttore della diciassettesima edizione di Più libri più liberi, fiera nazionale della piccola e media editoria. Forte del record di oltre 100 mila presenze registrato nel 2017, l’ormai classico appuntamento prenatalizio con i libri e la lettura si svolgerà a Roma dal 5 al 9 dicembre 2018 e sarà ospitato anche per quest’anno negli spazi della Nuvola dell’Eur, avveniristico centro congressi progettato da Fuksas a Roma, scelto per la seconda volta come location per la fiera.

Nel panorama dei festival legati al libro, Più libri più liberi occupa una nicchia tutt’altro che irrilevante e in costante crescita. Si tratta delle quasi 4.800 case editrici medie e piccole attive in Italia, che nel complesso sfornano più della metà dei titoli pubblicati in un anno nel nostro paese.

Non solo. Quella che è a tutt’oggi l’unica fiera del libro al mondo dedicata all’editoria indipendente è cresciuta negli anni anche in visibilità e prestigio. “Roma ha oggi un evento culturale di rilevanza internazionale” si inorgoglisce il direttore Fabio Del Giudice. “Un’agorà prenatalizia dove a 360 gradi si discute di tutto: di imprenditoria, di politica, di attualità, e naturalmente di cultura. Senza tradire la missione originaria: quella di lavorare intorno all’editoria indipendente”.

Quest’anno il programma della manifestazione, illustrato ieri in una conferenza stampa, lancia una sfida al mondo della cultura e pure a quello della politica e delle istituzioni all’insegna di un nuovo umanesimo. “Il tema di quest’anno non è stato una scelta ma un obbligo” ha detto Annamaria Malato, presidente di Più libri più liberi. Mai come oggi, in una Terra “segnata da conflitti, enormi diseguaglianze economiche e sociali, instabilità politica, colossali spinte migratorie e altrettanto forti arroccamenti”, gli organizzatori hanno ritenuto importante porre al centro della fiera l’uomo, i suoi diritti, la sua dignità, le solidarietà tra persone nel segno della comune appartenenza al genere umano.

Chiamati all’appello su questo tema hanno risposto forte e chiaro i 511 editori che parteciperanno a PLPL; i quali, spiega ancora Malato, porranno “un occhio particolare al mondo”. E per la prima volta ci saranno più stranieri che italiani tra i 1200 autori che, partecipando ai 650 appuntamenti in programma, dialogheranno e porteranno le loro storie nella Nuvola romana.

Tutto da spulciare il ricco catalogo già on line, nel quale ciascuno potrà fare i suoi percorsi e le sue scoperte.

Di particolare interesse il menu internazionale inaugurato da un dialogo tra lo scrittore l’israeliano Abraham Yehoshua e Leonetta Bentivoglio. A Più libri più liberi ci sarà poi il Camerun con lo scrittore e poeta dissidente Patrice Nganang (incontrato dalla giornalista Annalisa Camilli), autore di La stagione delle prugne. Dalla Turchia arriva la giornalista Yasemin Congar,  compagna dello scrittore e dissidente politico condannato all’ergastolo Ahmet Altan (con letture di Valerio Mastandrea). Dal Brasile, in un dialogo con Michela Murgia e Fernanda Chaves ci sarà Monica Tereza Benicio, la compagna dell’attivista Marielle Franco assassinata lo scorso marzo a Rio de Janeiro. Un’altra storia di repressione del dissenso giunge dal Bangladesh, con il fotoreporter internazionalmente noto Shahidul Alam, reduce da una prigionia di oltre 100 giorni a causa di un’intervista rilasciata ad Al Jazeera. Due le testimonianze dirette dal conflitto siriano: quella di Souad Mekhennet, corrispondente del Washington Post che si racconta in Da sola oltre le linee della jihad; e uno sguardo sui retroscena del conflitto visto con gli occhi della giovane diplomatica russa Marija Chodynskaja-Golenisceva (in Aleppo, guerra e diplomazia).

Non poteva certo mancare, tra gli argomenti affrontati, il dramma delle migrazioni, al centro di diversi incontri a partire da Mimmo Lucano a colloquio con il giornalista Francesco Merlo nella giornata di apertura. Un gruppo di scrittori (Murgia, Janeczek, Fois e altri) porterà poi alla fiera il progetto “Scrittori, scrittrici e vie di terra” di mobilitazione a sostegno della rete civica Mediterranea Saving Humans.

Sfogliando il programma, oltre al parterre di scrittori più e meno noti, si trova un ben nutrito drappello di firme del giornalismo e direttori di testata. Partnership ormai collaudate di Più libri più liberi con le principali testate giornalistiche italiane danno occasione di dialogare su temi di politica, attualità, diritti civili e giornalismo. Oltre alla Rai, storico media partner della fiera con Radio 3 Fahrenheit, sarà presente il gruppo GEDI, il Fatto Quotidiano e altri. All’elenco si aggiungono quest’anno, per la prima volta, il Corriere della Sera, Internazionale e Radio Capital.

Diverse le curiosità sul fronte letterario: L’Infinito sulla Nuvola, una celebrazione di Leopardi a 200 anni dalla composizione del celeberrimo idillio; la presentazione del nuovo vocabolario Treccani e della neonata L’età del ferro, rivista letteraria “militante senza engagement”.

Per i patiti delle serie televisive è da non perdere un incontro con Michael Dobbs, autore della trilogia di House of Cards da cui è tratta l’omonima serie cult: lo scrittore presenterà assieme al giornalista Stefano Feltri il primo capitolo del suo nuovo ciclo fantapolitico dal titolo Il giorno dei Lord.

Ancora una segnalazione merita il programma di incontri professionali curato dall’AIE, che quest’anno porrà al centro il tema cruciale della distribuzione e dei canali di vendita; e lo spazio che Più libri più liberi dedicherà per la seconda volta all’arte della fotografia con incontri e presentazioni e l’Arena Photo/Book Cloud, un’area appositamente dedicata al tema.

Ultimo, ma non ultimo, l’annuncio a sorpresa che l’ultimo giorno di Più libri più liberi ospiterà un’anticipazione di Open, la nuova testata giornalistica che Enrico Mentana si appresta a lanciare sul web. Un bel gancio, considerato che l’iniziativa editoriale da mesi è circondata da un’attesa febbrile seconda solo a quella per la messa in onda della miniserie targata Costanzo su L’amica geniale.